Secondo la leggenda, la Sibilla, illustre profetessa, pare vivesse nell’antro sull’omonimo monte, verso il quale si dirigevano negromanti e cavalieri erranti che giungevano da tutta Europa dopo faticosissimi viaggi, per carpire qualche oracolo dalla medesima. Si tratta di paesaggi unici che rapiscono per le bellezza dei colori delle colline dalla Valle di Camerino, al verde dei Monti della Laga o l’azzurro dell’Adriatico.
Si possono svolgere diverse tipologie di vacanze dalle escursioni a piedi a quelle in mountain bike sul grande Anello dei Sibillini, un itinerario di 174 chilometri percorribili in 4 o 5 giorni, per quasi 8000 metri di dislivelli.
I percorsi stradali formano una rete di ben 450 km, suddivisi fra la Grande Via del Parco che è un tracciato ad anello di oltre 190 km in quattro tappe: si va da Visso a Fiastra , da qui ad Amandola e poi fino ad Arquata del Tronto, per poi ritornare a Visso. Si tratta di un filo rosso che congiunge 6 itinerari, anche questi ad anello. Sono l’Anello del Fiastrone, della Sibilla del Fluvione, degli Altipiani, della Valle Castoriana.
Si deve alla pastorizia, da sempre qui praticata, la creazione di questi sentieri cha dagli agglomerati abitativi si spingevano fino alle quote più alte, dove si aprivano i pascoli estivi per le greggi transumanti. Grazie a questa estesa rete di percorsi è possibile raggiungere i luoghi più significativi dei Sibillini e di viverli appieno a seconda del periodo di soggiorno.
Esiste un Sentiero degli Eremi dal Lago di Fiastrone al Monastero che scende verso impressionanti Gole che sono state scavate dal torrente per raggiungere su un’erta salita la Grotta dei Frati, con il suggestivo eremo dei monaci Clareni, risalente all’anno mille. Si può poi proseguire per le Lame Rosse, che attestano uno straordinario fenomeno di erosione provocato dalle acque meteoriche e verso il Lago sopracitato in cui si specchiano tutte le cime dei monti circostanti.
Esiste anche la possibilità di seguire un itinerario gastronomico alla scoperta dei saperi e dei sapori del territorio denominato Menu della Sibilla. Esso è scaturito dall’idea di favorire la filiera corta tra produttori dell’agroalimentare e ristoratori del parco, utilizzando i prodotti di questa terra. La filiera corta si fonda su un rapporto diretto, di fiducia reciproca, che trova le sue radici nel senso di comunità che ha contraddistinto la vita dei borghi isolati delle montagne.
Tra fine maggio e la metà di luglio, l’altipiano di Castelluccio di Norcia offre un incantevole mosaico di colori con variazioni di toni che vanno dal giallo ocra al rosso dovuto alla Fioritura delle lenticchie. Il Pian Grande e il Pian Perduto sono disseminati di narcisi, violette, papaveri, ranuncolo, asfodeli, viola Eugeniae…uno spettacolo affascinante come quello offerto dalle tante suggestioni dal Parco dei Monti Sibillini che meritano di essere assaporati a passo lento come gli antichi viandanti.